Riabilitazione motoria: i benefici
L’importanza dell’attività fisica nei malati di Parkinson
Dott.ssa Margherita Canesi
Responsabile Centro Neuro Riabilitazione per malattie di Parkinson e disordini del movimento. Ospedale Moriggia Pelascini di Gravedona (CO).
La malattia di Parkinson è una malattia complessa che richiede un intervento multidisciplinare. Le persone con malattia di Parkinson presentano non solo disturbi motori, ma anche una moltitudine di sintomi non motori quali i disturbi cognitivi, del sonno, dell’umore, iposmia, disturbi gastrointestinali e disautonomici durante tutto il decorso della malattia, dalle fasi prodromiche a quelle più avanzate.
Alcuni dei sintomi motori e molti dei disturbi non motori rispondono solo parzialmente o non rispondono affatto ai trattamenti farmacologici e neurochirurgici ad oggi disponibili.
La persona con malattia di Parkinson tende ad essere sedentaria, svolge il 30% in meno di attività fisica rispetto alle persone senza malattia di Parkinson (Benka Wallen et al 2015) e non raggiunge il livello di attività raccomandata di 30 minuti al giorno (van Nimwegen et al 2013).
La persona con malattia di Parkinson perde le capacità motorie acquisite precedentemente ed il controllo motorio automatico. Tuttavia la capacità di acquisire (o acquisire nuovamente) nuove capacità motorie sebbene deficitario è comunque possibile.
Numerose evidenze scientifiche dimostrano come la fisioterapia rappresenti, tra gli interventi non farmacologici, un importante approccio alla malattia di Parkinson durante tutte le sue fasi, da quella iniziale a quella avanzata (J. Domingos et al 2018).
L’attività fisica inoltre è efficace sui sintomi che non rispondono ai trattamenti farmacologici o chirurgici quali deambulazione, postura, equilibrio (Bloem et al, 2015).
L’esercizio aerobico induce neuroplasticità (Petzinger et al 2013; Marinelli et 2017), promuove la sinaptogenesi, riduce lo stress ossidativo e la neuroinfiammazione, determina un aumento di fattori trofici e neurotrasmettitori (Akopian et al 2008).
Poiché la malattia di Parkinson è una malattia progressiva il trattamento riabilitativo dovrà essere “personalizzato” ed adattato alle esigenze individuali ed allo stadio di malattia.
Nelle fasi inziali quando la disabilità è minima gli interventi sono rivolti al mantenimento di una adeguata attività fisica e a prevenire le complicazioni secondarie.
Quando nel corso della malattia compaiono difficoltà durante il cammino, instabilità, difficoltà durante i trasferimenti, impaccio nelle attività manuali, disturbi della voce, “freezing” della marcia, gli interventi devono essere molteplici e mirati al miglioramento della qualità di vita, ed includono l’utilizzo di strategie di compenso “cues”, “dual-task training”, treadmill (tapis roulant), le attività di gruppo (Tai-Chi, Danza, Nordic walking, Boxing).
Gli interventi riabilitativi devono quindi essere appropriati per intensità, ripetizione, difficoltà, specificità. Devono inoltre migliorare e mantenere la motivazione allo svolgimento di tali attività (Zemankova et al 2016).
I video qui presentati propongono alcune strategie per migliorare e facilitare i passaggi posturali, migliorare l’equilibrio e gestire il “freezing” della marcia, tutti sintomi che impattano in modo significativo sulla qualità della vita delle persone con malattia di Parkinson.
L’obiettivo di questa iniziativa è fornire ai clinici ed alle persone con malattia di Parkinson “pillole” sull’approccio multidisciplinare della malattia sottolineando l’importanza sia dell’alimentazione che delle strategie riabilitative per migliorare la qualità di vita delle persone con malattia di Parkinson.
Dott.ssa Margherita Canesi
Parkinson e gli esercizi per migliorare la qualità della vita
1
Su e giù dal letto
Per i malati di Parkinson girarsi ed alzarsi dal letto possono essere attività molto difficoltose. Ecco le corrette strategie da utilizzare durante questi movimenti.
2
Miglioramento
della postura
camptocormica
La postura camptocormica è una delle caratteristiche comuni nei pazienti con Parkinson e può peggiorare con il progredire della malattia. Tuttavia, esistono alcuni esercizi che possono aiutare a migliorare la postura e a prevenire complicazioni.
3
Miglioramento della postura anterocollo
La postura anterocollo si manifesta come una inclinazione in avanti del collo, può causare dolore al collo, mal di testa, problemi respiratori e persino un aumento del rischio di caduta. Ecco un esercizio utile aiutare a migliorare la postura anterocollo.
4
Strategie
per il superamento
del freezing
Il freezing è un sintomo particolarmente invalidante della malattia di parkinson, si verifica quando la persona ha difficoltà nell’iniziare la marcia, nel superare spazi stretti oppure nel girarsi. Questo può essere frustrante e limitante per la vita quotidiana oltre che aumentare il rischio di caduta.
Ecco alcuni utili consigli per superare questi momenti.
5
Strategie per il
superamento del freezing
con deambulatore
Il deambulatore può essere un ausilio utile per ridurre il rischio di caduta del malato con difficoltà nel cammino. Ecco una semplice strategia per il superamento del freezing da utilizzare per i pazienti con deambulatore.
6
Allenamento sul tapis roulant
L’allenamento sul tapis roulant può essere molto utile per i pazienti con Parkinson per migliorare la loro mobilità e prevenire complicazioni come il freezing. Ecco alcuni consigli per l’allenamento sul tapis roulant.
7
Esercizi per il miglioramento della coordinazione e dei pendolarismi
Il paziente con malattia di Parkinson ha spesso difficoltà di coordinazione e va a perdere il movimento oscillatorio pendolare delle braccia che è fondamentale per un cammino fluido e sicuro.
Ecco un esempio di esercizio per coordinare arti inferiori e superiori e ripristinare i pendolarismi. Da eseguire con supervisione
8
Miglioramento della sindrome di Pisa
La sindrome di Pisa è una tipica alterazione della postura del malato di Parkinson che si manifestacon un’inclinazione laterale della colonna. Questo va a interferire sia sull’equilibrio che sul cammino. Ecco un semplice esercizio che può aiutare a correggere questa inclinazione.