Parkinson e l’importanza dell’attività fisica


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Introduzione

È ormai risaputo come un corretto stile di vita legato ad una buona alimentazione e ad un buon livello di attività fisica siano fondamentali nella prevenzione di diverse patologie.

Diversi studi hanno dimostrato come l’attività fisica sia associata ad un minor rischio di sviluppare la malattia di Parkinson.


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Quale tipologia di attività fisica scegliere?

È innanzitutto importante individuare una tipologia di attività fisica che sia di gradimento. Una volta individuata l’attività, è sempre opportuno rivolgersi al proprio medico di competenza prima di intraprenderla.

Alcune tipologie di esercizio fisico sono infatti da prediligere in alcuni pazienti, perché migliorano l’equilibrio e il controllo della postura, altre invece sono da scoraggiarsi perché possono esporre a un rischio di caduta.


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Con che frequenza?

In linea di massima si consigliano almeno 150 minuti di attività aerobica moderata a settimana, circa 30-40 minuti al giorno, alternata a semplici esercizi di potenziamento.


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Chi svolge attività fisica necessita di integrazione?

Una supplementazione con proteine del siero del latte non è indispensabile ma consigliata, soprattutto in pazienti affetti da Malattia di Parkinson in terapia con levodopa.

Si consiglia di assumere le proteine in seguito all’allenamento, se svolto nel pomeriggio. In caso contrario, l’assunzione è da preferirsi in orario serale.


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La giusta supplementazione

Come scegliere il corretto integratore proteico?

Si consigliano innanzitutto integratori sicuri dal punto di vista della loro composizione; per questo motivo è opportuno rivolgersi al proprio medico di riferimento per un consiglio.

Alcuni alimenti a fini medici speciali sono acquistabili in farmacia oppure online.
In linea di massima sono da preferire concentrati di proteine del latte purificate, poiché ad alto valore biologico.
L’integratore, soprattutto se assunto da soggetti anziani, deve inoltre essere ad alta digeribilità e solubilità, in modo tale che possa essere facilmente utilizzato anche da coloro che sono affetti da disfagia.
Si suggerisce la scelta di un prodotto con gusto neutro e con un basso contenuto di zuccheri e grassi, preferibilmente senza glutine e lattosio.

Prossimo capitolo


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8 esercizi fisici per migliorare la qualità della vita

Semplici esercizi illustrati con video esemplificativi:

  1. Su e giù dal letto
  2. Miglioramento della postura anteroflessa
  3. Miglioramento della postura anterocollo
  4. Controllo del freezing
  5. Camminare con il deambulatore
  6. Allenamento sul tapis roulant
  7. Esercizio per limitare il pendolarismo
  8. Miglioramento della sindrome di Pisa

L’importanza di un nutrizionista

Una dieta adeguata può avere un impatto positivo sulla gestione dei sintomi della malattia di Parkinson. Per ottimizzare l’efficacia si consiglia di consultare un medico o un nutrizionista per determinare la dieta più adatta alle esigenze individuali.

Ralpharma mette a disposizione una consulenza nutrizionale gratuita per i malati di Parkinson.

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L’importanza di una supplementazione

Le proteine del siero del latte possono avere un potenziale beneficio per le persone con malattia di Parkinson, in quanto sono una fonte di aminoacidi essenziali e possono contribuire a mantenere la massa muscolare e prevenire la perdita di peso, due problemi molto comuni.

Un supplementazione quotidiana con FORTIRAL, studiato appositamente, previene la sarcopenia ed i sintomi ad essa connessi.

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